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MADRE DI DIO IN TRONO
per la sua ieratica frontalità la Vergine in trono con il Figlio sulle ginocchia si ricollega alle antiche immagini delle divinità materne egizie, greche e romane. Il trono, lavorato come un'architettura sacra, e la curvatura della spalliera suggeriscono la forma di un'abside: il trono diventa così metafora della Vergine, vero tempio dello Spirito Santo, dimora di Dio, simbolo della Chiesa.
SANTA CATERINA
Santa Caterina è raffigurata nell'atto di eseguire il comando divino, ricevuto durante un'estasi e scritto sul cartiglio sorretto dalla mano sinistra, velata in segno di rispetto per le parole ricevute dal Signore: "Con questa croce e questo olivo mi ha comandato di andare da un popolo all'altro". Nella mano destra reca la croce e un ramo d'olivo; il corpo, di alta statura a simboleggiare la grandezza morale del personaggio, ha una postura che esprime il movimento.Il pavimento di colore rosso simboleggia il fuoco divino che muove i suoi passi.
DIALOGO MISTICO
Bernardo in preghiera nel deserto di Accona dove si era ritirato, offre, su ispirazione dell’Angelo, l’Abbazia alla Vergine, la quale, in segno di assenso, gli consegna lo stemma. La scena si svolge alla presenza divina, simboleggiata dalla sfera celeste. Nelle rocce i cespugli stanno ad indicare la fertilità spirituale del luogo, mentre l’olivo è quello che darà il nome alla nuova Congregazione,dedicata a S.Maria di Monteoliveto. Il cartiglio nella mano dell’Angelo reca il pensiero che ha animato la vita e l’opera di S.Bernardo Tolomei: “Humilitatis mater caritas est”( La carità è la madre dell’umiltà”)
SAN FRANCESCO
Il Santo emerge dal fondo oro, simbolo della luce divina in cui è immerso; intorno al volto l’aureola (nimbo) simbolo della luce che emana dalla sua persona, ormai assimilata a Cristo.
I piedi poggiano sulla roccia (Cristo), da cui spuntano virgulti simbolo della vita che dalla Roccia promana.
La mano destra benedicente presenta il pollice e l’anulare che si uniscono, il mignolo rimane diritto mentre il medio e l’indice si uniscono formando così il digramma di Cristo: IC XC; le due dita unite indicano l’unione ipostatica in Cristo delle due nature, umana e divina, quindi benedizione e professione di fede.
Nella mano destra ha un cartiglio con una frase tratta dal suo Testamento, che riassume quasi per intero la sua vocazione e il suo pensiero.
ICONA “INCONTRI CELESTI”
Giovanni Paolo II° con i Santi Cirillo e Metodio
Giovanni Paolo nell’ultima scalata della sua vita ha raggiunto il paradiso,dove incontra i Santi evangelizzatori dei Paesi dell’Est(da cui lui stesso proviene)Cirillo e Metodio.
E’ raffigurato in antichi abiti liturgici bizantini per sottolineare la sua passione per l’ecumenismo; con la mano regge un cartiglio con il proprio stemma e la frase d’inizio del suo pontificato. Negli angoli in alto le sue devozioni preferite: Lo Spirito Santo e la Madonna di Cestocova.
ICONA DELLA TEMPESTA SEDATA
(ovvero il rapporto tra fede e paura)
Il mare sconvolto, con onde gonfie e minacciose, è uno dei simboli più diffusi di pericolo; per gli Ebrei era anche il simbolo del male, di tutti i mali, anche quello morale. La barca piccolissima per enfatizzare il senso di impotenza.I discepoli provano paura e Gesù li rimprovera con una domanda, non per sottolineare una fragilità di natura psicologica ma per invitarli a precisare la natura del rapporto tra fede e paura.
PRODIGIO DI S.GIORGIO E IL DRAGO
L’icona è un’immagine straordinaria della lotta tra il bene e il male.Ha una potente carica simbolica: lo scudo è la fede, il cavallo il corpo addomesticato dallo spirito e di colore bianco ad esprimere purezza, il mantello nella forma è simbolo di energia e movimento armonico con la forza dello Spirito mentre nel colore significa martirio, il cavaliere il cristiano che ha il dominio dei sensi, la corazza e la lancia sono la vita di grazia. Il braccio del Cavaliere è costruito massiccio, simbolo di potenza e di energia, così come la gamba tesa come un arco, il volto imberbe simile agli angeli. La mano che esce dal quarto cielo è l’espressione dell’epifania di Dio.In basso a destra l’abisso da cui esce il serpente/drago, dalla simbolica forma indefinita in quanto il male è assenza di essere, di bellezza e non si stacca dalla terra.
ANGELO CUSTODE
Gli Angeli nell’iconografia ortodossa sono presenti accanto a Cristo nella creazione e riflettono negli avvenimenti umani la bellezza e l’eterna giovinezza di Dio. La fascia tra i capelli e i nastri finali simboleggiano che essi, quali messaggeri, sono semprein ascolto di Dio per eseguire la sua volontà.L’Angelo Custode impugna nella sinistra la spada del combattimento spirituale ed è simbolo delle buone azioni, mentre nella destra ha la croce, simbolo dei buoni pensieri.
IL VOLTO RIVELATO “SANTO VOLTO o MANDYLION”
Il volto,isolato dal corpo,ha forma ovale (uovo principio della vita) e come sospeso sulla superficie del fondo. In basso l’ovale si apre mediante i capelli che scendono in quattro ciocche rivolte verso il basso e così la ”terra” viene separata dal “cielo” e suddivisa dai quattro fiumi del Paradiso (il numero quattro simboleggia ovunque la manifestazione della terra in opposizione al cielo). Due angeli sorreggono il lino su cui è impresso il Volto, lino dalla forma curva così come la volta celeste che sta sotto l’oro, luce divina: infatti il Figlio abbassò i cieli per discendere sulla terra (Salmo 17,10). E’ un’immagine che trasmette grande energia.
MADRE DI DIO DEL SEGNO
Si ricollega alla profezia di Isaia 7, 14 : la Vergine è a braccia aperte e nel suo seno sboccia l'Emmanuele benedicente, come fiamma della divinità che arde in Lei (roveto ardente )senza consumarla e così, rimanendo Vergine, partorisce Dio. Sul maphorion bordato d'oro, manto che indica la sua dignità regale, le tre stelle ad indicare la maternità verginale (prima, durante e dopo il parto-
.........continua.......